Il 1° periodico informativo di tipo telematico rivolto al settore radiotelevisivo italiano
Periodico iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Milano al n° 280/99 ed al Registro Operatori Comunicazione c/o A.G.C. al n° 5571
Editore: Planet s.r.l. - Redazione: Via Taramelli 11 20025 Legnano (Milano) Tel. 0331.452183/455666/593377 Fax 593008 redazione@newslinet.it
Direttore responsabile: Massimo Lualdi
Redazione: M.Albanese; D.Dossena; N.Franceschini; A.Lombardo; C.Romantini; M.Violini
Tutti i diritti di riproduzione e traduzione degli articoli pubblicati sono riservati (tuttavia gli articoli sono liberamente riproducibili, a titolo di cronaca, critica o recensione, purché in versione integrale e con la citazione per esteso del titolo, della data e della testata News Line, con la url www.newslinet.it ) . Manoscritti, e-mail, files, documenti, foto, disegni e altro materiale inviato in redazione attraverso qualsiasi supporto, anche se non pubblicati non verranno, in alcun caso, restituiti. Ai sensi e per gli effetti dell'art.5 L.633/1941, i testi degli atti ufficiali dello Stato e della P.A., sia italiana che estera, non sono coperti da diritti d'autore. Tutti i testi dei provvedimenti pubblicati, anche mediante link, non sono ufficiali; si declina, pertanto, ogni responsabilità per eventuali inesattezze.
Periodico iscritto all'U.S.P.I. - Unione Stampa Periodica Italiana
Disponibile gratuitamente all'indirizzo:
per leggere gli aggiornamenti dell'ultima ora cliccate qui sotto:
Questo numero di News Line è stato inviato a
per ricevere NL: abbonamenti@newslinet.it - per inviare articoli: redazione@newslinet.it
Aggiornamento ogni ora cliccando:
24-06-2002 - Incredibile, ma vero: ripartono le tv "pirata" - Chi ha detto che nell'etere non c'è (più) spazio libero? Non certo Orfeo Tv, la prima tv pirata italiana del nuovo millennio, che si pubblicizza e dichiara apertamente come tale. L'emittente dovrebbe iniziare a trasmettere a Bologna sul canale 51, in un'area (pare) ristrettissima e (pare, ma abbiamo qualche dubbio in proposito, Ndr) senza arrecare interferenze a terzi. Questa la descrizione dell'iniziativa (animata, tra gli altri, da qualche illustre militante della mitica Radio Alice di Bologna) direttamente dai fondatori: "Venerdì 21 luglio alle ore 19, solstizio d'estate, OrfeoTV comincia a trasmettere! Compaiano antenne libere sui nostri tetti ! Ognuno di noi che abbia voglia, bisogno, desiderio di esprimersi, da oggi può farlo, da oggi è bene che lo faccia. La libertà di tutti contro la libertà di uno solo. Ne vale la pena ? Si, ne vale la pena! (...). Il monopolio, il duopolio, il ricatto della pubblicità, tv di stato, tv di Berlusconi saranno dinosauri buoni per l'accademia. L'informazione arriverà da chi informazione è. Mille televisioni di strada, affinché chi ha da dire possa dire. Si comincia con OrfeoTv, la madre di tutte le Tv di quartiere (...). Il sito www.telestreet.it sarà oggi luogo di riconoscimento e di scambio di ogni tv di strada e domani luogo di coordinamento e di organizzazione di Telestreet, canale satellitare legale che raccoglierà le energie, la creatività e la cultura di tutte le tv di strada che vorranno gemellarsi sincronizzando il loro lavoro in un solo segnale nazionale/europeo. A mano a mano che le piccole tv di quartiere verranno chiuse, rinasceranno sul canale satellitare Telestreet (...). (NL)
27-06-2002 - Scrive Orfeo Tv - Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Orfeo Tv: "Spett. Redazione di News Line, leggo nella vostra news-letter, la notizia sulla nascita della nostra nuova emittente (24-06-2002 - Incredibile, ma vero: ripartono le tv "pirata") e, con il vostro permesso, vorrei precisare un paio di cose. Intanto, un commento sul linguaggio (che è anche una precisazione sulla liceità): Perché la parola "pirata"? Noi siamo semplicemente "illegali", in quanto manchiamo di "concessione governativa", ma siamo "costituzionali" in quanto esercitiamo un nostro inalienabile diritto costituzionale alla libera espressione. Siamo costretti ad esercitarlo con modalità illegali in quanto la legge attuale (la Mammì e norme successive), al di là di una dichiarazione di principio (vedi art.1), non lascia spazio alcuno ad altre realtà che non siano quelle conosciute dell'oligopolio televisivo attuale, nessuna concessione alle TV comunitarie, ai video-maker indipendenti, alle organizzazioni o associazioni politiche, sociali e culturali. D'altronde, questa legge è largamente e pubblicamente disapplicata, tanto che persino il "nostro" presidente del consiglio non la rispetta, visto che Rete4 trasmette da oltre un anno senza concessione. E se non la rispetta lui "primus inter pares", non vediamo perché dovremmo fare diversamente noi. L'altra precisazione che vorrei fare riguarda la possibilità di disturbo da parte nostra: Come è noto, di frequenze disponibili non ce ne sono, ma a causa della "portata ottica" delle trasmissioni in UHF e della conformazione del territorio, esistono ampie zone d'ombra non sfruttate. Prendiamo ad esempio la situazione di Bologna per quanto concerne MTV: MTV opera su Bologna con 3 frequenze (canali 26, 46 e 51), ma il canale 51 corrisponde al trasmettitore di Monte Faeto (MO) e nella zona di via Orfeo (centro di Bologna, ridossato alla collina) non arriva per nulla. Ora questo non impedirebbe a noi di interferire in altre zone della città in cui MTV ha copertura, se avessimo un po' di potenza. Ma noi di potenza non ne abbiamo. Il nostro progetto di TV si basa sulla poetica della miseria, sulla povertà assoluta (materiale e non di idee). Il nostro trasmettitore altro non è che un componente per antennisti, progettato per irradiare il segnale all'interno dei condomini, con livello d'uscita "nominale" di 125 dBuV (per le nostre misure 72mW reali sul connettore d'uscita, contro i 10-50KW dei trasmettitori di RAI e MediaSet). Non c'è bisogno di fare calcoli: a 300 metri di distanza dall'antenna il nostro segnale è decaduto sotto la soglia del rumore. A questo punto, disturba di più un asciugacapelli che OrfeoTV. Grazie per la cortese attenzione. OrfeoTV" (NL)
29-06-2002 - Orfeo Tv: partita la tv, decolla il forum - Se l'intento era di far parlare dell'iniziativa più che operare in senso pratico, possiamo dire che l'obiettivo è stato pienamente centrato. Il tam tam della stampa ed in genere dei mezzi di comunicazioni di massa, ha provveduto a rendere pubblico il manifesto di Orfeo Tv, la prima tv "di strada" "illegale ma costituzionale" (parole dei fondatori, ndr), riscontrando molto interesse (e qualche preoccupazione degli addetti ai lavori). Ora sul sito www.telestreet.it è partito un forum dedicato, accessibile cliccando http://www.telestreet.it/telestreet/forum/forumdisplay.php?forumid=1 (NL)
06-07-2002 - Il contagio di Orfeo Tv - Quelli di Orfeo Tv (la tv "illegale" di Bologna, cfr. www.telestreet.it) fanno sul serio. La tv pare trasmetta ormai dal 21 giugno ininterrottamente sul canale 51, senza arrecare interferenze a terzi. La base non interferenziale verso soggetti legittimamente operanti, certamente non garantisce legalità all'iniziativa; ma, del resto, lo spirito dell'impresa è appunto di "rottura degli schemi". Orfeo Tv ha lanciato il sasso nello stagno, e le onde derivanti sono giunte ormai fino ai confini dello stesso, determinando (sembrerebbe) la nascita di iniziative analoghe (anche radiofoniche) nel resto d'Italia. In proposito, se, da una parte, con malcelata nostalgia, l'evento ci porta a ricordare gli albori delle tv libere, dall'altra, con un occhio critico e pragmatico, non possiamo non osservare che qualche soggetto spinto da propositi meno idealistici, potrebbe forse approfittare del varco creato (o in fase di creazione) da Otv per attivare impianti perturbanti emissioni di stazioni che faticosamente si sono ritagliate uno spazio operativo in decenni di sacrifici.(NL)
13-07-2002 - Orfeo Tv sul Times - La televisione bolognese di quartiere, autodefinitasi "illegale" (www.telestreet.it), di cui numerose volte abbiamo trattato su queste pagine, è stata oggetto di attenzione da parte del quotidiano Times. (NL)
13-11-2002 - Si espande il fenomeno delle tv locali "illegali" - Certamente i lettori NL ricorderanno il caso "Orfeo Tv", la "tv illegale ma costituzionale" (definizione dei fondatori, ndr), che da Bologna opera su base rigidamente non interferenziale con altre emittenti, illuminando una ristrettissima (ma interessante) area urbana. Da qualche giorno OTv non è più la sola "tv illegale" italiana (ovviamente ci riferiamo a quelle che si proclamano ufficialmente tali), avendo iniziato l'attività una stazione gemella in quel di Trieste. Teleponziana, questo è il nome della microtv "di strada", avrebbe infatti iniziato in questi giorni a trasmettere secondo lo schema tracciato da OTv (non interferenzialità a terzi e programmi spiccatamente socioculturali). E il Ministero delle Comunicazioni? Per ora sembrerebbe tacere, forse per non raccogliere una ben studiata provocazione. Immaginate infatti gli effetti destabilizzanti per il sistema radiotelevisivo italiano, che avrebbe un eventuale pronunciamento dell'Autorità Giudiziaria, a cui, ovviamente, i fondatori delle iniziative in argomento ricorrerebbero in presenza di una ordinanza di disattivazione? E, visti i precedenti normativi circa la possibilità di installare impianti di diffusione su base non interferenziale - presupposto basilare dell'iniziativa in trattazione - con soggetti legittimamente operanti nello spettro radioelettrico (comunità montane, enti territoriali, ecc, ma anche concessionarie radiofoniche comunitarie nazionali...) non sarebbe poi così certo un risultato negativo in sede giudiziaria per OTv et similia.... (NL)
21-11-2002 - Tv di strada in meeting - Riceviamo e pubblichiamo da Orfeo Tv - Telestreet, il network delle televisioni di strada e OrfeoTv, la prima televisione di strada convocano per sabato 14 dicembre 2002 a Bologna, presso il TPO, via Lenin n.3 (http://www.ecn.org/tpo/static/info.htm) il Meeting generale delle televisioni di strada. Si affronteranno gli aspetti politici, tecnici e legali e le problematiche inerenti l'installazione di una micro-tv e la costruzione della rete di interconnessione. Maggiori dettagli organizzativi e i documenti di convocazione saranno pubblicati nei prossimi giorni. Nel frattempo ci farebbe piacere avere un'idea del numero di partecipanti e delle esigenze (posto per dormire o altro) per poter organizzare al meglio. Quindi chi intende partecipare è pregato di comunicarci il numero di persone e quant'altro scrivendo a "info@telestreet.it". OrfeoTV Canale51 Bologna orfeotv@libero.it (NL)
24-11-2002 - Telefabbrica: nuova "tv di strada" al via - Si estende ancora il fenomeno delle "tv di strada", le televisioni ultralocali "illegali", che ora si stanno organizzando addirittura attraverso un circuito, sotto la denominazione Telestreet (www.telestreet.it). Dopo Orfeo Tv Canale 51 di Bologna e Teleponziana di Trieste, dovrebbe infatti debuttare la prossima settimana "su una frequenza libera" (così assicurano i fondatori), Telefabbrica di Termini Imerese, nata "dall'urgenza di documentare le storie dei lavoratori in questo momento di lotta per il diritto al lavoro. "Telefabbrica - si legge in una mail manifesto pubblicata nel forum di Telestreet - è una televisione di strada realizzata da un gruppo aperto di persone che gratuitamente prestano il loro tempo e il loro lavoro per fornire un'informazione indipendente, occupando a Termini uno spazio libero nell'etere monopolizzato e trasmettendo giorno dopo giorno le varie fasi della protesta. Telefabbrica coprirà una piccola porzione di territorio, nella migliore delle ipotesi l'intera Termini Imerese". Il fenomeno delle televisioni di quartiere illegali è seguito dagli editori televisivi concessionari tra lo stupore (per l'apparente inerzia manifestata dal Ministero delle Comunicazioni) e la preoccupazione che il proliferare delle iniziative (al di là della cautela assicurata dagli organizzatori) possa ingenerare situazioni interferenziali alle proprie emissioni. Certo è che la provocazione dei fautori dell'iniziativa "madre" (Orfeo Tv), appare cadere, con un tempismo da manuale, in un momento politico delicatissimo, caratterizzato da un acceso dibattito sulla riforma del sistema radio-tv italiano. (NL)
30-11-2002 - "Tv di strada" anche a Genova - "Abbiamo cominciato le trasmissioni solo serali; per ora contiamo di andare in onda 24 ore. Al più presto il nostro segnale coprirà i quartieri di Sampiardarena, Cornogliano, Sestriponente, Pegli, Pra e Voltri (...)" Così si legge sul forum del sito Telestreet (http://www.telestreet.it/), il coordinamento delle "tv di strada" illegali che si stanno estendendo a macchia d'olio in tutta Italia (sarebbe in procinto di partire anche una microtv a Padova, ndr). Secondo la medesima fonte, la tv illegale genovese opererebbe sul canale uhf 33 con 4 w. (NL)
04-12-2002- Primo intervento dello Stato contro le tv di strada - Alla fine lo Stato si è mosso contro il dilagante fenomeno delle "tv di strada", cui abbiamo dedicato ampio spazio su queste pagine. Ma non lo ha fatto partendo dalla prima delle micro-tv illegali, Orfeo Tv Canale 51 di Bologna. E' infatti intervenuto sull'ultima (per data di nascita) delle stazioni abusive: Telefabbrica di Termini Imerese, i cui redattori (operai Fiat cassintegrati) sono stati convocati dalla locale stazione di Carabinieri, presso la quale avrebbero ricevuto formale contestazione del reato relativo alla violazione del'art.30 co.7 L.223/90 che sostituisce l'art.195 DPR 29-03-73 n.156, avviando così l'iter giudiziario auspicato dai "provocatori". Sulla circostanza, sarebbero stati ascoltati anche i funzionari dell'I.T. Sicilia del Ministero delle Comunicazioni. Ne dà notizia, nel proprio forum internet, il coordinamento delle tv di strada, Telestreet (http://www.telestreet.it/). (NL)